È grazie ai molti cavi che popolano gli uffici e ai dati che trasportano che ogni azienda viene supportata nei suoi meeting quotidiani con il cliente, nella condivisione di idee con il team oltre che nelle ricerche approfondite e servizi all’avanguardia.
Telefonia, navigazione in Internet, collaborazione tra colleghi e servizi al cliente dipendono infatti dalle reti aziendali e dai cablaggi strutturati.
Prendersi cura della propria rete aziendale è dunque fondamentale ed è sinonimo di attenzione alla crescita tecnologica dell’impresa. Il primo passo per tutelare la rete dell’azienda è verificare la possibilità di navigare al massimo della banda permessa e il corretto funzionamento di tutto l’impianto di connettività attraverso una certificazione dei cablaggi aziendali, eseguita da personale specializzato e secondo gli standard vigenti.
La certificazione cablaggi aziendali è in genere rilasciata dai progettisti e installatori una volta conclusi i lavori, in modo da collaudare l’infrastruttura e rilasciare al cliente un’attestazione della qualità del sistema. Ma che fare se l’azienda che si è occupata dell’impianto non l’ha rilasciata? È davvero così essenziale certificare i cablaggi?
Approfondiamo insieme l’argomento, scoprendo a cosa serve la certificazione per cablaggi, quali sono gli standard in vigore e se è obbligatorio che la rete aziendale sia certificata.
A che cosa serve la certificazione dei cablaggi strutturati?
Certificare i cablaggi strutturati ha il primo e fondamentale compito di far emergere tutti gli eventuali errori e non conformità dell’infrastruttura di rete presente nell’area di lavoro. È, dunque, un alleato importantissimo in fase di conclusione progetto, perché corrisponde a uno strumento di verifica e collaudo. Per questo stesso motivo, il momento ideale per poter certificare un cablaggio è appunto a conclusione lavori, prima della definitiva consegna dell’impianto di rete aziendale al cliente.
In secondo luogo, la certificazione permette di comparare le performance degli apparati installati con quanto stabilito da standard e norme internazionali (ad esempio, norme ISO e CEI). In questo modo si accerta che l’impianto possa essere effettivamente impiegato per tutti gli utilizzi che l’azienda ha previsto, sia a livello quotidiano che saltuario, e che l’uso possa essere scorrevole ed efficace.
Il collaudo eseguito da personale specializzato con strumenti adatti e con il rilascio di adeguata documentazione è inoltre essenziale per la sicurezza aziendale: la certificazione, abbinata al resto della documentazione ufficiale e di progetto, fornirà un attestato di quelli che sono i materiali, le caratteristiche oltre che una fotografia dettagliata delle prestazioni.
In caso di controversie o incidenti la certifica avrà valore legale e garantirà la modalità con cui sono stati svolti i lavori di implementazione della rete. Sarà inoltre importante conservare la certifica per poter far valere un’eventuale garanzia sull’impianto come pattuito con l’installatore in fase di progetto.
Se la tua azienda sta valutando di ottenere una certificazione di qualità come ISO:9001 o simili, assicurarsi che tutti i cablaggi di rete siano certificati permetterà di meglio conformarsi a quanto contenuto dello standard internazionale. Se, al contrario, la tua realtà professionale ha già ottenuto tale attestazione e vuole assicurarsi di mantenerla, certificare i cablaggi sarà di supporto al mantenimento della quality policy interna.
Quali sono gli standard di certificazione dei cablaggi aziendali?
Dal momento che la certificazione dei cablaggi per aziende implica la verifica che tutti gli aspetti correlati trasmissione performino al meglio, il riferimento principale sono lo standard ISO/IEC 11801 e la norma CEI EN 50173. Si tratta di due regolamentazioni verticali proprio sui cablaggi strutturati, sia in fibra ottica che rame, e chiariscono i parametri per cui un impianto può essere ritenuto ottimale a seconda della varietà di impieghi. Vediamoli più nel dettaglio.
In breve: lo standard ISO/IEC 11901
Con ISO/IEC 11901 si indica uno standard internazionale per il cablaggio strutturato per le tecnologie dell’informazione e telecomunicazioni, applicato all’ampia varietà di utilizzi che possono essere fatti del cablaggio. È stato definito nel 1995 ma ha subito una sostanziale revisione nel 2017, in modo da allinearlo alle novità tecniche e non del settore. La norma definisce una serie di categorie di cablaggio distinte sulla base di applicazioni che possono supportare, anche in termini di Mega bit per secondo e frequenze massime.
- Classe A: supporta applicazioni con frequenza fino a 100 kHz, utilizzando connettori e cavi di categoria 1.
- Classe A: supporta applicazioni con frequenza fino a 100 kHz, utilizzando connettori e cavi di categoria 1.
- Classe B: supporta applicazioni con frequenza fino a 1 MHz, utilizzando connettori e cavi di categoria 2.
- Classe C: supporta applicazioni con frequenza fino a 16 MHz, utilizzando connettori e cavi di categoria 3.
- Classe D: supporta applicazioni con frequenza fino a 100 MHz, utilizzando connettori e cavi di categoria 5e.
- Classe E: supporta applicazioni con frequenza fino a 250 MHz, utilizzando connettori e cavi di categoria 6.
- Classe EA: supporta applicazioni con frequenza fino a 500 MHz, utilizzando connettori e cavi di categoria 6a.
- Classe F: supporta applicazioni con frequenza fino a 600 MHz, utilizzando connettori e cavi di categoria 7.
- Classe FA: supporta applicazioni con frequenza fino a 1000 MHz, utilizzando connettori e cavi di categoria 7a.
- Classe BCT-B: supporta applicazioni con frequenza fino a 1000 MHz, utilizzando cablaggi coassiali ad uso BCT.
- Classe I: supporta applicazioni con frequenza fino a 2000 MHz, utilizzando connettori e cavi di categoria 8.1.
- Classe II: supporta applicazioni con frequenza fino a 2000 MHz, utilizzando connettori e cavi di categoria 8.2
In breve: la norma CEI EN 5017
La norma CEI EN 5017 risale a settembre 2018 e si struttura in varie serie, una dedicata a una presentazione generale dei requisiti per il cablaggio per le telecomunicazioni e altre cinque focalizzate a definire i parametri ottimali per l’applicazione in diversi contesti quali locali per ufficio, ambienti industriali, abitazioni, data center e servizi distribuiti agli edifici. Per meglio chiarire i contenuti della norma si possono prendere a riferimento i dettagli discussi nella sezione generale, dove si chiarisce:
- Strutture e configurazioni dei cablaggi rispetto tipi di locali e/o spazi;
- I requisiti che ogni canale deve rispettare in termini di trasmissione e prestazione ambientale;
- Come definire soluzioni a partire dai vari requisiti di differente tipologia;
- Dettagli sulle implementazioni di riferimento per il cablaggio di dorsale;
- I requisiti che ogni componente deve rispettare in termini di prestazione;
- Quali sono le procedure che vanno messe in atto per verificare la conformità ai requisiti delle infrastrutture, in termini di trasmissione dei cavi.
La certificazione cablaggi è obbligatoria per legge?
Quando si parla di certifica o collaudo di cablaggi strutturati, sia in fibra ottica che in rame, si intendono generalmente due tipologie di documenti:
- La dichiarazione di conformità, prodotta ai sensi del DM 37/08;
- La certifica dei punti presa.
Soltanto il primo di questi due documenti è in realtà obbligatorio per legge e ha il compito di dichiarare che il lavoro svolto per l’implementazione del cablaggio è stato conforme agli standard vigenti sia in termini di sicurezza che funzionalità. Il secondo report, pur non essendo obbligatorio, è altrettanto utile per tutte le motivazioni descritte poco sopra ed è, solitamente, rilasciato in automatico dagli installatori e progettisti più scrupolosi e attenti al cliente.
Ispezione visiva e verifica macro-problemi
Verifica elettrostatica e di connettività
Verifica dei parametri trasmissione
Questo documento contiene infatti tutti i risultati del collaudo tecnico, vale a dire quanto è stato riscontrato dal personale specializzato attraverso una verifica:
- Visiva;
- Elettrico-statica, se si sta testando un cablaggio in rame;
- Della correttezza della connettività, se si sta testando un cablaggio in fibra ottica;
- Di vari parametri di trasmissione come valori di attenuazione, return loss, NEXT o ACR che, nel range di frequenza interessato, definiscono il corretto funzionamento del cablaggio.
Quest’ultima tipologia di verifica può essere svolta solo attraverso una strumentazione tecnica specifica, differente per i cablaggi in rame e fibra ottica e in possesso del certificatore. Tali strumenti inviano dei segnali di prova e tracciano informazioni sulla prestazione del cablaggio, dettagli che verranno poi inclusi nella certifica dei punti presa.
Quali sono i materiali rilasciati con il collaudo?
Una volta conclusi i lavori di messa a punto del cablaggio, concluso il collaudo e verificata la qualità del sistema, il tecnico cablagista rilascerà una documentazione completa dei lavori svolti e di tutti i cambiamenti apportati ai vari ambienti lavorativi che potrà includere i seguenti elementi:
- Dichiarazione di conformità;
- Report di verifica dei punti presa;
- Planimetria aggiornata rispetto l’infrastruttura e i nuovi componenti installati;
- Indicazioni e prescrizioni in materia di sicurezza per l’infrastruttura;
- Elenco e dettaglio delle normative applicabili all’infrastruttura;
- Studio di compatibilità con altri impianti;
- Singoli apparati e materiali costituenti il sistema, oltre a specifiche sugli armadi di distribuzione;
- Schema delle connessioni e della composizione di parte attive e passive interne agli armadi di distribuzione;
- Informazioni di curvatura dei condotti come raggi minimi;
- Dettagli sulla trasmissione e caratteristiche meccaniche di componenti passivi di cablaggio;
- Etichette e marcature conformi a legge di tutti i componenti dell’impianto e dei singoli cablaggi;
- Istruzioni di massima per l’inserimento di scatole rompitratta.
Inoltre, a seconda della tipologia di progetto in cui si inserisce il cablaggio, saranno associati a questi documenti anche tutti i materiali più specifici sui lavori per telefonia, videosorveglianza o connettività aziendale che sono stati svolti.
Come ottenere la certificazione dei cablaggi aziendali e della rete professionale?
Considerata la complessità dell’argomento, il costante bisogno di aggiornamento sulle più recenti tecnologie oltre alla necessità di utilizzare strumenti adeguati, mantenuti correttamente calibrati nel tempo, il primo consiglio è quello di rivolgersi sempre a personale qualificato. Le operazioni di certifica dei cablaggi, così come quelle di posatura, dovrebbero essere sempre svolte da tecnici cablagisti, con eventualmente il supporto di tecnici specializzati e sistemisti.
Se la tua azienda ha già concluso i lavori sulle proprie infrastrutture ma necessita di certificazione, può richiederla a realtà specializzate sul mondo ICT e Networking come RBR Verona. Allo stesso modo, se la tua impresa intende implementare una rete aziendale, puoi contattarci per lo sviluppo di un progetto, naturalmente comprensivo anche di certifica.
Per la messa a punto del collaudo sarà importante recuperare documenti come: planimetrie, eventuali marcature di cablaggi già presenti, fogli progettuali dell’infrastruttura – ma nessuna preoccupazione, i nostri tecnici ti guideranno per tutto l’essenziale!